Rifiuti San Donà di Piave
Non c’è alcuna stangata a San Donà di Piave per quanto riguarda la Tarip, la tariffa a corrispettivo dei rifiuti.
Le tariffe relative al 2024 - calcolate con il metodo previsto dall’Autorità nazionale Arera e approvate dall’assemblea del Consiglio di Bacino Venezia ambiente formata dai Sindaci dei 45 Comuni del nostro territorio – contengono l’aumento del 9,59%, che altro non è che il riconoscimento dell’inflazione indicato dall’Istat.
Percentuale che comunque risulta inferiore all’aumento delle materie prime e di alcuni servizi, ad esempio l’energia elettrica, il cui costo negli ultimi dieci anni è cresciuto di oltre 25%.
Le utenze di San Donà di Piave ricevono le bollette con cadenza quadrimestrale, quindi, non essendo ancora state approvate le tariffe per l’anno in corso al momento del calcolo della prima bolletta del 2024, le due successive contengono e conterranno anche la quota dell’aumento non inserita nella prima.
Inoltre, la bolletta comprende anche l’eventuale conguaglio degli svuotamenti del rifiuto secco residuo eccedenti i minimi previsti per ciascuna utenza.
Non corrisponde infine a verità l’affermazione secondo la quale i cassonetti sono sempre più pieni e il servizio sta peggiorando.
La raccolta dei rifiuti a San Donà di Piave è regolare e non risultano particolari reclami o lamentale relative a questo servizio.
Vale la pena di ricordare che una buona raccolta differenziata contiene i costi di smaltimento e contribuisce a calmierare le tariffe dei rifiuti che, nel a San Donà di Piave (il terzo Comune della provincia di Venezia e il nono del Veneto per numero di abitanti), risultano tra le più basse del Veneto, soprattutto se comparate con realtà simili.
Da segnalare, comunque, che anche quest’anno San Donà di Piave è stato dichiarato da Legambiente Comune Riciclone, avendo fatto registrare nel 2023 una percentuale di raccolta differenziata dell’85,5% e una produzione pro capite/anno di rifiuto secco di 69,5 kg.