Migliorare le prestazioni disinfettive applicate agli effluenti di depurazione è una delle azioni chiave per tutelare il corpo idrico ricettore da un potenziale rischio microbiologico che potrebbe comprometterne alcuni usi finali (ricreativo, balneazione etc...). In questo contesto e nell’attuale panorama di alternative al cloro oggi a disposizione (acido peracetico, PAA; radiazioni ultraviolette, UV), l’acido performico (PFA) si conferma come una soluzione disinfettiva molto interessante, in grado di coniugare efficacia e sostenibilità.
Sviluppatasi grazie agli studi effettuati in laboratorio e in scala reale a partire dal 2005 da VERITAS (allora ASI), questa tecnologia adottata negli impianti di Jesolo ed Eraclea è ad oggi una soluzione commerciale che ha destato l’interesse di importanti città europee (Berlino, Biarritz, Parigi) e d’oltreoceano (New York). SIAAP, società che gestisce la depurazione di Parigi, l’ha recentemente adottata per garantire dal rischio microbiologico la balneabilità della Senna, anche in vista dei giochi olimpici del 2024.
E’ dalla collaborazione Venezia-Parigi (SIAAP-VERITAS) e dalla volontà di condividere e diffondere la conoscenza scientifica e progredire nella sperimentazione, che i principali risultati degli studi effettuati da VERITAS (già pubblicati in riviste internazionali tra cui Water Research) oggi costituiscono un capitolo del nuovo libro IWA, curato da SIAAP, sull’argomento: "Effectiveness of Disinfecting Wastewater Treatment Plant Discharges: Case of chemical disinfection using performic acid".
Il libro è accessibile gratuitamente al link:
https://www.iwapublishing.com/books/9781789062090/effectiveness-disinfection-wastewater-treatment-plant-discharges.