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Il nostro sistema di smaltimento dei rifiuti è all’avanguardia e rispettoso di territorio e ambiente

Lettera del presidente Agostini al governatore Luca Zaia

Nonostante il periodo difficile e la chiusura della attività produttive e commerciali causato   dal   Covid-19,  nel  primo  quadrimestre  di  quest’anno  la  raccolta differenziata è arrivata nel territorio di Veritas al 73,04%, +3% rispetto alla media del 2019.Nel solo mese di aprile la percentuale è stata ancora migliore (74,21%).Un ottimo risultato, al quale fa però da contraltare un deciso (e ovvio) calo della produzione  di  rifiuti: 30.181  tonnellate  contro  le  40.772  (-25,9%)  raccolte  nel territorio dove opera Veritas.

Il tutto senza utilizzare la discarica –la forma di smaltimento dei rifiuti purtroppo più diffusa in Italia –che nel nostro territorio è limitata al 3% del totale, ovvero a scarti di lavorazione e a materiali che non possono essere riciclati o trasformati in Css, il Combustibile solido secondario prodotto da Veritas a Fusina dal trattamento del rifiuto secco residuo.

E’ una delle notizie che saranno contenute nella lettera che il presidente di Veritas, Vladimiro Agostini, scriverà al presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, per ribadire labontà del nostro sistema di trattamento dei rifiuti, che prevede alte  percentuali  di  raccolta  differenziata  (l’anno  scorso,  per  la  terza  volta consecutiva, Ispra ha riconosciuto Venezia come prima Città metropolitana e primo grande   Comune   per   differenziata),   uso   della   discarica   vicino   a   zero   e trasformazione del rifiuto secco in Css.

Fino a pochi anni fa il Css era completamente utilizzato insieme al carbone nella centrale  Enel  Palladio  per  produrre  energia  elettrica, in  virtù  di  un  accordo  di programma all’avanguardia  sottoscritto  da  Ministero  dell’Ambiente,  Regione, Provincia e Comune di Venezia ed Enel, che ha permesso nel nostro territorio di avviare una delle esperienze più all’avanguardia d’Europa in campo ambientale.

Ora però, come noto, Enel ha deciso di riconvertire l’impianto a carbonee da tempo non utilizza più il Cssdi Veritas. Per questo le circa 60.000 tonnellate di Css prodotte   dal   trattamento   delle   155.000   di   rifiutosecco   residuo   raccolte esclusivamente  nel  nostro  territorio  sono  attualmente  portate  in  un  impianto  in Lombardia, con aumento dei costi di smaltimento (che ricadono e ricadranno sulle bollette  dei  cittadini),  dell’inquinamento  e  del  traffico causato  dai  camion che vanno e vengono dalla Lombardia.

60.000  tonnellate  di Css  rappresentano  in  definitiva  l’11%del  totale  delle 530.000 tonnellate di rifiutiraccolte in un anno nel nostro territorio. La grandissima parte  (74%)  viene  riciclata,  quasi  nulla  (3%)  finisce  in  discarica,  il  resto  viene trattato, perde  acqua,  vengonoulteriormente  recuperati  tutti  i  materiali  che possono  ancora  essere  riciclatie  diventa  Css  (quindi  energia),  chiudendo  così  il cerchio dell’economia circolare.

 

Venezia, 27 maggio 2020