Agostini, presidente di Veritas: "Criteri parziali e poco realistici: non tengono conto dell'impatto del turismo"
E’ in crescita rispetto allo scorso anno – da 5 a 8, un Comune ogni 4 dei 34 di Veritas - il numero di Comuni rifiuti free di Legambiente. Si tratta di Cona e Fossalta di Piave (meno di 5.000 abitanti); Ceggia, Campagna Lupia, Campolongo Maggiore e Meolo (tra 5.000 e 15.000 abitanti); Mira e San Donà di Piave (oltre 15.000 abitanti).
Inoltre, un premio particolare è stato assegnato dal Consorzio Ricrea a Veritas e al Comune di Jesolo per l’impegno nella raccolta dell’acciaio e dei metalli. L’anno scorso in tutto il territorio comunale ne sono state raccolte 145 tonnellate.
La graduatoria dei Comuni rifiuti free viene elaborata da Legambiente, incrociando la percentuale di raccolta differenziata (che comunque deve essere superiore al 65%) con la produzione di rifiuto secco residuo, inferiore a 75 kg/anno pro capite.
In base a questi parametri, Cona ha raggiunto l’85,2% di differenziata e 60,5 kg/anno per persona di rifiuto secco, Fossalta di Piave 87% e 62 kg di secco; Ceggia 87,9% e 44,8 kg; Campagna Lupia 79,4% e 74,5 kg; Campolongo Maggiore 80,2% e 60,6 kg, Meolo 84,9% e 61,7 kg; Mira l’82,3% e 66,5 kg, San Donà di Piave 83,8% e 75 kg.
La quantità pro capite di rifiuto secco residuo - pur depurata dagli ingombrati, come fa Legambiente - è però un indicatore poco realistico, soprattutto quando riguarda grandi città o territori particolarmente turistici (50 milioni di presenze nella nostra provincia). E’ infatti facilmente intuibile che la presenza di studenti, turisti e pendolari fa aumentare la produzione di rifiuti.
Non è un caso che ai vertici della classifica ci siano tre Comuni trevigiani (Moriago della Battaglia, Altivole e Vedelago), dove il turismo è poco presente, se non addirittura inesistente.
Questo metodo di calcolo spiega anche l’assenza di Venezia (sia come Città metropolitana che come Comune) che da tre anni è in testa alle classifiche di raccolta differenziata elaborate da Ispra. Il Comune di Venezia, tra l’altro, fa registrare un’alta percentuale di raccolta pro capite di carta e cartone (88 kg/anno).
“E' doveroso che ognuno di noi si impegni e contribuisca alla crescita della raccolta differenziata e alla riduzione dei rifiuti”, dichiara il presidente di Veritas, Vladimiro Agostini. “Lo dimostrando ogni giorno i cittadini dei Comuni premiati, facendo scendere la produzione di secco residuo, in alcuni casi anche in maniera molto sensibile. Tuttavia, i criteri scelti da Legambiente per elaborare le graduatorie sono poco realistici, parziali e non tengono conto di quanto sono virtuosi i sistemi di smaltimento. Siamo i primi in Italia ad aver tracciato e certificato le filiere di tutti i nostri materiali e già da anni portiamo in discarica solo il 3% dei nostri rifiuti. Dal 2018 il territorio metropolitano di Venezia e il Comune sono in testa alle classifiche di differenziata dell’Ispra e nel periodo gennaio-settembre 2020 la nostra media di differenziata ha superato il 73%. Trasformiamo in energia il rifiuto secco raccolto nel nostro territorio. Perché non tenere conto anche di questo e dell’impatto del turismo?”